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In Sardegna il carnevale è ovunque molto sentito, e spesso le manifestazioni sono la rappresentazione di antiche ritualità e ancestrali superstizioni, incarnate da maschere mute dal fascino inquietante.Pochi sono i carnevali con sfilate di allegri carri allegorici, molti invece quelli dal sapore antico e mistico; non solo leggerezza, ma qualcosa di decisamente più emozionante.
In particolare il carnevale nell’Oristanese è ricco di coinvolgenti esibizioni equestri.
Un’attenzione speciale va alla Sartiglia di Oristano; una splendida manifestazione equestre, un rito antico e sempre nuovo che esalta l’orgoglio di un popolo forte e dalle grandi passioni. La giostra si corre l’ultima domenica e martedì di carnevale.
Valorosi cavalieri intratterranno il loro pubblico con uno spettacolo eccezionale tra pariglie e magiche stelle. Un lungo corteo di figuranti in costume sardo e dell’epoca del giudicato di Eleonora di Arborea, precede l’arrivo di Su Componidori. E’ lui il capo corsa, la figura sacra con la sua misteriosa maschera, seguito da un corteo di uomini a cavallo e dà inizio alla festa, tra i colori delle bardature e il suono di tamburini e trombettieri.
Corse sfrenate al galoppo per infilzare la stella benaugurante e coraggiose esibizioni in pariglia vi lasceranno senza fiato. Un carnevale davvero unico nel suo genere.
Di lunedì la Sartiglia dei ragazzi, “Sa Sartigliedda”, si ripete in un percorso ridotto per i giovani cavalieri (9-16 anni) sui cavallini della Giara. Nella stessa occasione, a fine giornata, la festa dei coriandoli, mentre poche settimane prima si svolge per i piccolissimi “Sa Sartill'e canna” con zippole, tipico dolce del carnevale, offerte a tutti dalla proloco.
A Santu Lussurgiu si svolge “Sa Carrela ‘e Nanti”, una corsa a cavallo nel centro storico del paesino medievale, un percorso ricco di saliscendi, curve e strettoie a ridosso delle abitazioni. La bravura dei cavalieri mascherati in pariglia, sta nel mantenere eleganza e compostezza nel proprio assetto e in quello dei cavalli, fondamentale è anche la bardatura e la cura del cavallo.
A Marrubiu si festeggia “Su Marrulleri”, un raduno regionale di carri allegorici che sfilano la prima domenica di quaresima lungo il paese, seguiti ognuno dal proprio gruppo di figuranti in maschera, che ballano accompagnati da musica.
Karrasegare, il carnevale di Bosa, si differenzia per la particolarità delle sue rappresentazioni: prima i bosani coperti da un mantello, con croci dipinte sul viso, bussano alle porte forniti di spiedo per avere in dono carne e salsicce che saranno arrostite per una succulenta cena.
Il martedì grasso, le maschere tipiche, uomini vestiti di nero in abiti femminili, passano per le strade cantando un lamento per la morte del Carnevale; avviene poi la ricerca dei "Giolzi", pupazzetti nascosti nei giorni precedenti che rappresentano il carnevale.
Quando tutti i "Giolzi" sono stati trovati, vengono bruciati in un grande falò a conclusione della festa.